I gruppi di Sutherland, quindi, ispirati dal metodo a mischia descritto nel paper, operavano in iterazioni di un mese con fasi di sviluppo (analisi, design, sviluppo, test, ecc) ampiamente sovrapposte realizzando di fatto quello che oggi chiamiamo sviluppo incrementale.
Inoltre, i team di Sutherland si incontravano ogni giorno per un breve meeting di 15 minuti in cui si allineavano e pianificavano il lavoro residuo, idea derivata da un paper, in cui James Coplien descriveva il metodo di lavoro in uso nel gruppo Borland Quattro Pro.
La caratteristica del Development Team di essere auto-organizzato, invece, deriva dalla teoria dei sistemi adattivi complessi, in particolar modo dall’implementazione di iRobot del Prof. Rodney Brooks. Questa architettura ispirò Sutherland ad usare in Scrum poche regole semplici in modo abilitare il team a trovare da solo il modo più produttivo per lavorare.
I team di Sutherland lavoravano con il motto “Demo or Die”, ovvero l’idea di mostrare qualcosa di funzionante al termine di ogni iterazione, pratica molto in voga in quel periodo nei vari gruppi universitari ed aziende ospitate al MIT Media Lab di Boston, ove si trovavano anche gli uffici di Sutherland.
Tutto questo avvenne tra il 1993 ed il 1994, ed i risultati eccellenti riscontrati nel prodotto sviluppato in quel modo spinse Sutherland ad iniziare a parlarne all’esterno della sua organizzazione. (Link 3)
Nel 1995 Jeff Sutherland raccolse l’interesse per questo suo nuovo processo di sviluppo di due persone chiave: Mike Beedle e Ken Schwaber.
Durante quell’anno Ken Schwaber collaborò con Jeff Sutherland chiarificando e descrivendo il processo in una maniera che fosse pubblicabile, e lo presentarono assieme in occasione della conferenza OOPSLA ’95.
Mike Beedle implementò Scrum per primo in un’azienda ove non lavorassero Sutherland e Schwaber. Egli inoltre si interessò al lavoro di James Coplien sui Pattern Organizzativi ed iniziò un lavoro di catalogazione e descrizione di quelli introdotti dal metodo Scrum. Questo suo impegno culminò nel 1998 con la pubblicazione del primo Paper, intitolato “SCRUM: An extension pattern language for hyperproductive software development”. Assieme a Mike Beedle appaiono co-autori Martine Devos, Yonat Sharon, Ken Schwaber e Jeff Sutherland (Link 4)
Nel 2001 si incontrarono a Snowbird, Utah, diciassette guru dell’informatica, tra cui Jeff Sutherland, Ken Schwaber e Mike Beedle ed in quella occasione fu redatto il Manifesto Agile (Link 5).
Sempre nel 2001 fu fondata Scrum Alliance da Ken Schwaber e Mike Cohn, una no-profit con l’obbiettivo di di divulgare ed insegnare Scrum. Oggi risulta essere l’organizzazione Scrum più estesa, con oltre 750.000 aderenti (Link 6).
Nel 2002 Ken Schwaber e Mike Beedle pubblicarono il primo libro su Scrum, intitolato “Agile Software Development with Scrum” (Prentice Hall).
Nel 2004 si tennero i primi due Scrum Gathering, il primo in Aprile a Vienna, mentre il secondo in Ottobre a Boulder (Colorado). In quel secondo appuntamento fu deciso che l’evento si sarebbe svolto ogni sei mesi in location alternate tra Europa e gli Stati Uniti. Al secondo Scrum Gathering erano presenti noti autori tra cui, oltre a Ken Schwaber, troviamo Esther Derby, Mike Cohn, Linda Rising e Ron Jeffries. (Link 7)
Nel 2004 Ken Schwaber pubblicò il libro “Agile Project Management with Scrum” (Microsoft Press) e nel 2007, sempre per Microsoft Press, il libro “The Enterprise and Scrum”.
Nel 2009 Ken Schwaber lasciò ScrumAlliance, in polemica con il management di allora, e fondò Scrum.org come organismo internazionale per l’educazione e la certificazione di Scrum, in pieno contrasto con Scrum Alliance. Non entriamo nei dettagli del divorzio dato che ancora oggi è possibile trovare, con una semplice ricerca, numerosi articoli a riguardo.
Nel 2010 Jeff Sutherland e Ken Schwaber pubblicano la Scrum Guide (Link 8), rilasciata con licenza Creative Commons, creando di fatto la definizione di riferimento di Scrum (Link 9). Questo permise alle tre organizzazioni del momento (Scrum Inc, l’azienda di Sutherland, Scrum.org, l’organizzazione di Schwaber e Scrum Alliance) di avere una definizione unica e condivisa del metodo Scrum. Da segnalare, infatti, che il divorzio di Ken da Scrum Alliance non cambiò il rapporto con Jeff, che è proseguito fino ad oggi nel lavoro di mantenimento della Scrum Guide.
Sempre nel 2010, James Coplien, assieme a Jeff Sutherland, Mike Beedle e Neil Harrison, crearono lo ScrumPLOP (Link 10), una community volta a creare un supporto di letteratura sui Design Pattern di Scrum. (Link 11)
Nel 2012 Jeff Sutherland e Ken Schwaber pubblicano assieme il libro “Software in 30 Days: How Agile Managers Beat the Odds, Delight Their Customers, and Leave Competitors in the Dust”.
Nel 2014 Jeff Sutherland, assieme al figlio JJ Sutherland, pubblicarono “Scrum: The Art of Doing Twice the Work in Half the Time” (Crown Business), libro che registrò record di vendita ed ad oggi è il libro Scrum più venduto al mondo (Link 12).
Il 23 Marzo 2018, Mike Beedle è stato assassinato in un tentativo di rapina a Chicago, all’età di soli 55 anni. Gli autori di questo articolo vogliono rendere merito ad un uomo che ha contributo enormemente a Scrum e che invece viene spesso omesso nella lista dei padri del metodo.
Nel 2019, dopo 10 anni di ricerche e contributi di una ampissima comunità di volontari, Jeff Sutherland e James Coplien finalmente pubblicano il libro degli Scrum Patterns, con il titolo “a Scrum Book” (Pragmatic Bookshelf) coronando il sogno di Mike Beedle, a cui il libro è dedicato. (Link 13)