CANTINE ERMES - TENUTE ORESTIADI

In Sicilia, nella Valle del Belice, terra che negli ultimi cent’anni è stata crocevia di popoli e culture, luogo privilegiato e prediletto di incontri, dialogo e confronto tra «artisti, architetti, musicisti, poeti, contadini, artigiani, operai, donne e giovani», si celebra l’unione, apparentemente atipica, tra un’azienda vitivinicola ed un’istituzione culturale tra le più importanti del Mediterraneo, la Fondazione Orestiadi, generando nuovi “Fermenti Contemporanei”.

Tenute Orestiadi è un progetto che nasce su impulso dell’omonima Fondazione che ha sede a Gibellina nel caratteristico Baglio di Stefano, anch’esso ricostruito dopo il terremoto, e dalle Cantine Ermes, una delle più importanti realtà vitivinicole siciliane. Lo scopo è quello di promuovere il patrimonio artistico e culturale mediterraneo. Tenute Orestiadi si muove in questo senso valorizzando una delle più antiche tradizioni della Sicilia, quella vitivinicola, considerandola come elemento importante e caratterizzante dell’identità dell’isola. Grazie alla collaborazione tra Fondazione e Tenute Orestiadi nasce uno “SPAZIO SENSORIALE”,  che coinvolgendo il gusto, il tatto, l’olfatto, la vista e l’udito conduce il visitatore verso una nuova esperienza che ne amplifica la conoscenza.

Nel silenzio ovattato della barricaia, immersa nel tempo sospeso del lento evolversi del vino, l’arte contemporanea trova un nuovo tempio: il BarriquesMuseum.  In questo luogo prende vita un progetto inedito: il primo museo di arte contemporanea permanente in una barricaia attiva d’Italia. L’iniziativa, immediatamente condivisa e sostenuta da Rosario Di Maria, Amministratore Unico delle Tenute Orestiadi, nasce a seguito di un workshop tenuto dal nostro Export Manager Alessandro Costantini e da Stefano Pizzi,  Titolare di Cattedra di Pittura, presso l’Accademia di Belle Arti di  Brera, che coniugava la cultura enologica a quella artistico-visiva. A seguito di quella esperienza una serie di artisti di chiara fama, ma anche docenti e studenti artisti dell’Accademia sono stati invitati a realizzare delle opere su dei tondi appositi successivamente  applicati alle barriques.

Oggi il cuore attivo della cantina è uno spazio di conservazione e documentazione in progress che traccia una strada innovativa nell’ esperienza museale. La barricaia si trasforma in qualcosa di diverso, ricco di magia perché è il luogo dove decantano i sapori e sedimentano le poetiche ed i sentimenti. Un palcoscenico quotidiano dove la formalità e la linearità di un museo si fonde alla semplicità ed alla ritualità del vino.